(A cura dell’Avv. Giovanni Contrada, Consulente Legale per BG Immobiliare Milano)
Hai trovato la casa dei tuoi sogni a Milano e stai per firmare la proposta d’acquisto. Ti chiedono di versare una somma per “bloccare” l’affare, ma sai esattamente cosa significa? La differenza tra un semplice anticipo e un impegno vincolante risiede in due parole cruciali: Caparra Confirmatoria. Capire questo strumento è fondamentale per un acquisto sicuro e consapevole.
Cos’è la Caparra Confirmatoria e come funziona.
Immagina la caparra confirmatoria non come un semplice anticipo, ma come una stretta di mano rafforzata con valore legale. È una somma di denaro (o di beni) che l’acquirente consegna al venditore al momento della conclusione del contratto, a garanzia dell’impegno preso da entrambe le parti.
Non è un acconto sul prezzo. È un sigillo, una garanzia reciproca che l’affare andrà a buon fine. La sua funzione è quella di “confermare” la serietà dell’impegno e di prevedere una conseguenza chiara e immediata nel caso in cui una delle due parti dovesse cambiare idea. Versare la caparra confirmatoria è uno dei passaggi più delicati all’interno del percorso per comprare casa.
La Differenza Cruciale: Caparra Confirmatoria vs. Acconto sul Prezzo
È un errore comune confonderli, ma le implicazioni legali sono enormi.
- Acconto: È un semplice anticipo sul prezzo. Se il contratto non si conclude, per qualsiasi motivo, l’acconto va sempre restituito. Non offre tutele in caso di inadempimento.
- Caparra Confirmatoria: È una vera e propria garanzia. Se il contratto salta per colpa di una delle parti, scattano delle penali precise, che offrono una tutela immediata.
Quando la Proposta d’Acquisto Diventa un Contratto Preliminare
Questo è il momento più sottovalutato. Quando un venditore accetta e firma una proposta d’acquisto che contiene il versamento di una somma come “Caparra Confirmatoria“, quel documento si trasforma. Non è più una semplice proposta, ma diventa a tutti gli effetti un contratto preliminare di compravendita, vincolando legalmente entrambe le parti a procedere con il rogito notarile.
Questo significa che entrambe le parti sono legalmente vincolate a procedere con il rogito notarile, ai termini e alle condizioni stabilite in quel documento.
Cosa Succede in Caso di Inadempimento? I 2 Scenari
La vera forza della caparra confirmatoria emerge quando qualcosa va storto. Il Codice Civile (art. 1385) è molto chiaro:
- Se l’Acquirente si Tira Indietro (Inadempimento dell’Acquirente): Se chi ha versato la caparra non rispetta gli accordi (es. non si presenta al rogito senza un motivo valido), il venditore può recedere dal contratto e trattenere la caparra confirmatoria come risarcimento del danno, senza dover avviare una causa legale.
- Se il Venditore si Tira Indietro (Inadempimento del Venditore): Se chi ha ricevuto la caparra cambia idea, l’acquirente ha diritto a recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra versata (la sua quota più un importo uguale come risarcimento).
Caparra Confirmatoria vs. Caparra Penitenziale: Quale Scegliere?
Esiste un altro tipo di caparra, la “penitenziale” (art. 1386 c.c.).
Confirmatoria: Serve a confermare l’impegno. In caso di inadempimento, la parte lesa può scegliere se trattenere/chiedere il doppio della caparra oppure rivolgersi a un giudice per obbligare l’altra parte a rispettare il contratto (esecuzione in forma specifica).
Penitenziale: Funziona come “prezzo del recesso”. Le parti concordano da subito che ciascuna potrà liberamente recedere dal contratto, perdendo la caparra (se a recedere è l’acquirente) o restituendone il doppio (se a recedere è il venditore). Con la penitenziale, non si può chiedere al giudice l’esecuzione del contratto.




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